I Varano, per oltre trecento anni signori di Camerino, costruirono a difesa e controllo del loro territorio un formidabile scacchiere fortificato che si avvaleva di numerose costruzioni militari: rocche, torri e cinte fortificate. Fra il 1260 e il 1280 Gentile I da Varano fece edificare le due torri della Rocca d’Ajello, il cui nome deriva forse dalla parola “Agellus” (campicello). Erano torri di avvistamento, da cui si effettuavano collegamenti a vista con altre fortezze dello scacchiere e si controllava il vicino fiume Potenza, la conca del Palente e la gola che conduceva a torre Beregna, detta anche “Troncapassi”. Nel 1382 Giovanni da Varano detto “Spaccaferro”, per contrastare le mire espansionistiche di Matelica e San Severino, realizzò una linea difensiva che si estendeva per circa 12 chilometri, da Torre Beregna, crollata in tempi recenti, alle bocche di Pioraco. Ne facevano parte le due torri di Rocca d’Ajello, Torre del Parco (detta “Torre del Ponte” in quanto difendeva il ponte sul fiume Potenza), il castello di Lanciano (trasformato in splendida villa con grande parco da Giovanna Malatesta, sposa di Giulio Cesare Varano, alla fine del sec. XV) e la torre Porta di Ferro a Pioraco, non più esistente.
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