Dalla Rocca dei Borgia si raggiunge piazza S. Maria in Via, antistante all’omonima chiesa. La Chiesa, a pianta ellittica, costruita tra il 1639 e il 1642, non è solamente uno dei gioielli di Camerino, ma anche un innesto di purissima cultura romana nel cuore della Marca: le sue vicende edilizie e decorative vanno lette in parallelo a quelle del cantiere del Battistero Lateranense a Roma, da dove migrarono a Camerino artisti, idee ed opere.
Costruita per volontà della straordinaria figura di Angelo Giori, che, in luogo dell’antica cappella dov’era custodita l’icona di Santa Maria in Via, venerata dai camerti, volle edificare quella che nel proprio testamento avrebbe designato come “la mia Chiesa di Santa Maria in Via da me fabricata“.
È una chiesa martire, Santa Maria in Via: è stata pesantemente danneggiata anche dal sisma del 1997 e riaperta al culto solo nel 2007. Gli ultimi eventi sismici l’hanno nuovamente piegata: i primi danni si sono registrati con la scossa del 24 agosto 2016, mentre il 26 ottobre è crollato il campanile e quindi, a febbraio è stata costruita una copertura provvisoria. Anche la venerazione della sacra immagine è intrecciata alla storia infinita dei terremoti: viene esposta ogni anno il 14 gennaio, in ringraziamento della preservazione dal terremoto del 1703, e il 28 luglio in ringraziamento per il pericolo scampato del terremoto del 26 settembre 1799.