Intervista ad Anat Cohen

ANAT COHEN A MACERATA JAZZ 2024: UN VIAGGIO TRA NOTE E STORIA

Al Teatro Lauro Rossi incontriamo una tra le clarinettiste più acclamate al mondo

La 55ª edizione di Macerata Jazz ha accolto sul palco del Teatro Lauro Rossi una delle clarinettiste più acclamate al mondo, Anat Cohen, con il suo progetto Quartetinho. L’ensemble, un mix di talenti di altissimo livello, ha offerto una performance imperdibile, caratterizzata da sonorità che spaziano dal jazz moderno a influenze brasiliane, con il clarinetto di Cohen che si è fuso con il suono del pianoforte, del contrabbasso e delle percussioni, regalando al pubblico una serata ricca di emozioni e un’esperienza musicale indimenticabile.

L’appuntamento, di giovedì 7 novembre, ha visto l’artista esibirsi davanti a un pubblico entusiasta, che ha potuto assistere a uno spettacolo unico. Con sole tre date italiane (Roma, Padova e Macerata), la tappa maceratese ha acquisito un significato ancora più speciale per gli appassionati di jazz, che hanno avuto l’opportunità di ascoltare dal vivo una delle figure più importanti e innovative della scena musicale mondiale.

In un’intervista esclusiva, concessa poco prima del concerto, Anat Cohen ha svelato un ritratto intimo di un’artista che ha saputo coniugare la passione per la musica con una forte determinazione. Cresciuta in una famiglia di musicisti, la Cohen ha ammesso di essere stata ispirata dai suoi fratelli a intraprendere la carriera jazzistica, nonostante le difficoltà iniziali nel trovare il proprio spazio nel mondo del jazz con il clarinetto.

«All’inizio suonavo il clarinetto classico, ma poi i miei due fratelli hanno iniziato a suonare jazz, e ho voluto unirmi a loro. Non era facile suonare il clarinetto nel jazz, così ho iniziato a suonare il sassofono», ha spiegato l’artista. Non solo un legame di sangue, ma anche una fonte di continua ispirazione: «I miei fratelli sono incredibili e musicisti straordinari».

Il suo legame con il Teatro Lauro Rossi è profondo. Già nel 2011, Cohen aveva avuto l’opportunità di esibirsi in questo storico teatro, e i ricordi di quella serata sono ancora vivi nella sua memoria «È stata un’esperienza fantastica – racconta – e l’effetto di questo teatro in particolare è incredibile. Il suono, tutta queste persone… I vecchi teatri ti fanno davvero sentire la storia, è bello…»

Le donne nel jazz: un percorso in continua evoluzione

Un tema centrale nell’intervista è stato il suo punto di vista sulla carriera di donna nel jazz. «Non mi sono mai sentita in difficoltà a causa del mio genere. Ho sempre cercato di essere la migliore possibile e di non accettare compromessi. In realtà, ho notato che negli ultimi anni la situazione sta cambiando: molte giovani donne non ci pensano nemmeno più», ha dichiarato con fermezza. Anat Cohen ha poi ricordato come le donne che l’hanno preceduta, come Ingrid Jensen, trombettista jazz che ha avuto un forte impatto su di lei come mentore, abbiano aperto la strada per le generazioni future.

Ingrid era una leader di band, una compositrice, una figura di riferimento ha continuato Cohen, sottolineando l’importanza di avere modelli di riferimento femminili nella musica.

La Cohen ha poi parlato dell’evoluzione del ruolo delle donne nel jazz, sottolineando come le nuove generazioni abbiano meno difficoltà a trovare il proprio spazio. “Devi solo scegliere brave persone con cui suonare e se qualcuno vuole dirti che non puoi esibirti perché sei una donna, beh… Basta fare un buon uso dei social media”.

“Bloom” e il tour europeo

Attualmente in tour con il suo quartetto, Anat Cohen ha parlato del suo ultimo progetto discografico, Bloom,. «In questo momento stiamo per terminare il nostro tour europeo presentando il nostro nuovo album: “Bloom”, domani andiamo a Padova e poi torniamo a New York…», ha detto con un sorriso. Il nuovo album, che segna un ulteriore passo avanti nella sua carriera musicale, mescola jazz, ritmi brasiliani e una varietà di influenze, dando spazio alla sua maestria nel creare atmosfere uniche.

Il concerto di Anat Cohen a Macerata è stato molto più di una semplice performance musicale; è stato un incontro tra il jazz, la passione e la storia, un’occasione unica per il pubblico di vivere l’esperienza di un’artista che ha segnato il panorama musicale internazionale. Un evento che ha confermato il ruolo di Macerata Jazz come un palcoscenico di eccellenza per il jazz contemporaneo, e che ha lasciato un segno profondo nei cuori degli spettatori.

MACERATA, Teatro Lauro Rossi,  7 novembre 2024

Intervista di Zuzanna Luczak e Fulvio Borredon

Attività svolta nell’ambito del Laboratorio “IMPROVEisACTION” organizzato da Macerata Jazz e Università degli Studi di Macerata

Lascia un commento

Cerca Concerto
Social Stream