17/10/2021 di Sara Scansani
“L’Orchestrino Brass Band” ha avviato ufficialmente il programma del Macerata Jazz Festival attraverso la formula ormai collaudata de “Il Gusto del Jazz”, l’appuntamento musicale con aperitivo presso i locali aderenti che precede il concerto a teatro. La band ha suonato dal vivo sabato 16 e domenica 17 ottobre “itinerando” nel centro storico cittadino. Per concludere le due serate il frontman Giuseppe Scardino ci ha concesso una breve intervista facendo un resoconto di questo weekend all’insegna del jazz:
Come nasce la vostra band itinerante? E che differenza c’è fra il suono da solista e quello corale di un gruppo?
La band nasce da un’amicizia di vecchia data, e si è formata quasi spontaneamente, vista la comune intenzione dei membri di voler far parte di un organico di piccole dimensioni. Inoltre lo spirito di collettività è un incentivo, soprattutto se ogni musicista riesce a mantenere la sua individualità anche all’interno della band.
Sono stati due giorni di concerti-aperitivo, com’è stato tornare a così stretto contatto con il pubblico? E com’è suonare nei locali rispetto a suonare sul palco?
In realtà la band ha già ricominciato a suonare da maggio, ma nelle prime esibizioni eravamo un po’ arrugginiti, tuttavia tornare nei locali è sempre bello perché c’è contatto, c’è entusiasmo e siamo noi che portiamo la musica ovunque, fino alle persone.
Il jazz è spesso definito come un genere “di nicchia”, eppure nei vostri concerti c’è un forte coinvolgimento del pubblico la vostra musica arriva subito ed è ricca di contaminazioni che vengono colte immediatamente, come vi spiegate questo aspetto?
Il jazz nasce come genere popolare: è una musica di commistione dove gli elementi comuni ci sono, ma vengono declinati in modo sempre diverso, e noi cerchiamo di riproporre i suoi aspetti originari, ritornando a quella che è la sua matrice.
Qualche considerazione per concludere: come vi siete trovati a Macerata? E dove potremo ascoltarvi di nuovo?
A Macerata avevamo già lavorato con Musicamdo e anche questa volta ci siamo trovati benissimo, abbiamo apprezzato molto i vincisgrassi, insomma sperimentato un po’ della vita marchigiana. Per quanto riguarda il futuro, la prima data disponibile per ascoltarci ancora è il 30 ottobre al JAZZMI, e poi si vedrà.
Sara Scansani